Dottorato in Ecologia dei sistemi culturali e istituzionali (ECSIST)

Descrizione e obiettivi del corso

Il dottorato mira a formare studiose-i-3 che affrontino l’interpretazione dei fenomeni storico-culturali e delle istituzioni socio-politiche come “ecosistemi”: sistemi complessi, intessuti di interazioni e scambi, in equilibrio dinamico e continua evoluzione.

Con un approccio critico, teso a valorizzare l’interdisciplinarità e l’integrazione delle competenze umanistiche di tipo linguistico, letterario, storico e giuridico, sarà dato spazio ai temi dell’ecologia - intesa come relazione complessa tra cultura e natura - e della sostenibilità - intesa come relazione etica e giuridica nei confronti di un passato, un presente e  un futuro globali, sia all’interno delle scienze sociali e umanistiche, sia nelle loro intersezioni con i linguaggi delle scienze dure e della tecnologia.

Il Dottorato si articola in tre curricula:

Tra i temi di ricerca di rilievo si possono citare: sostenibilità ambientale, sociale, istituzionale, economica, culturale, intergenerazionale; solidarietà; diritti e doveri; istituzioni; implicazioni politiche, sociali e culturali della storia ambientale; storia della gestione delle risorse ambientali e delle culture dell’ambiente (conoscenza scientifica e conoscenza locale), anche in relazione al tema del patrimonio culturale; ecocritica ed ecolinguistica; interculturalità, multilinguismo, diaspore e migrazioni; approcci intersezionali alle identità.

Le persone che conseguono il titolo di dottore di ricerca in Ecologia dei sistemi culturali e istituzionali acquisiscono strumenti e competenze per l'analisi e l’interpretazione critica di pratiche e fenomeni culturali, sociali e istituzionali, nonché di fonti e testi giuridici, linguistici, letterari e storici, intendendoli come elementi interrelati in costante evoluzione.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

Il Dottorato in Ecologia dei sistemi culturali e istituzionali mira a formare nuovi profili di esperti, capaci di analisi critica applicabile ai temi della sostenibilità in campo ambientale, sociale, economico, istituzionale, culturale, intergenerazionale da spendere nel proseguimento dell’attività di alta ricerca presso enti pubblici e privati, a partire dalle Università; nelle istituzioni internazionali, nazionali e locali; nella pubblica amministrazione; nel terzo settore; nella formazione e nella libera professione.

Per il curriculum Democrazia sostenibile e solidale saranno formati nuovi profili di esperti del diritto con attenzione ai temi della sostenibilità e della solidarietà nelle scelte politiche in campo ambientale, sociale, economico, istituzionale, culturale, intergenerazionale.

Per il curriculum Scienze storiche, le competenze acquisite permettono sia l’ingresso nel mondo della ricerca internazionale, dell’istruzione e della formazione, sia l’applicazione dell’analisi storica in chiave interdisciplinare in contesti ampi (dalla pianificazione, all’educazione ambientale, alla gestione del patrimonio culturale fino alla didattica specialistica e alla comunicazione).

Per il curriculum Tradizioni linguistico-letterarie, la polivalenza della formazione assicura un profilo utilizzabile nel campo della ricerca, dell’istruzione e della formazione, nelle funzioni interculturali, nella pubblicistica e traduzione di testi, nella promozione e organizzazione culturale.